L'obbligo di riscossione dei crediti condominiali è un compito importante e delicato dell'amministratore.
L'amministratore di condominio è un professionista incaricato di gestire la vita quotidiana del condominio. Tra i suoi compiti più importanti c'è la riscossione dei crediti condominiali.
Cosa dice la legge:
L'articolo 1129 del codice civile stabilisce che l'amministratore è tenuto ad agire per la riscossione forzosa delle somme dovute dai condomini morosi entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio nel quale il credito è esigibile.
Cosa significa:
In parole semplici, l'amministratore ha il dovere di riscuotere le quote condominiali da tutti i condomini, anche da quelli che non pagano. Se non lo fa, può essere chiamato a rispondere dei danni causati al condominio.
Perché è importante la riscossione dei crediti condominiali:
La riscossione dei crediti condominiali è fondamentale per garantire la gestione del condominio. Le quote condominiali servono a pagare le spese comuni, come le utenze, la manutenzione del palazzo e l'assicurazione. Se i condomini non pagano le quote, il condominio non può adempiere ai suoi obblighi e questo può causare gravi problemi.
Cosa può fare l'amministratore per riscuotere i crediti condominiali:
L'amministratore può utilizzare diversi strumenti per riscuotere i crediti condominiali, tra cui:
- Richiesta di pagamento bonaria
- Diffida
- Decreto ingiuntivo
- Pignoramento
Consigli per l'amministratore:
- Per evitare problemi, è importante che l'amministratore sia diligente nella riscossione dei crediti condominiali.
- È consigliabile inviare solleciti di pagamento ai condomini morosi e, se necessario, attivarsi per la riscossione forzosa.
- L'assemblea dovrebbe monitorare l'operato dell'amministratore in materia di riscossione dei crediti.
In conclusione:
L'obbligo di riscossione dei crediti condominiali è un compito importante e delicato dell'amministratore. L'amministratore che non adempie a questo obbligo può essere chiamato a rispondere dei danni causati al condominio.